LIFE TTGG, dagli studi di Enersem ecco come far quadrare i conti del caseificio e dell’ambiente

Un caseificio più efficiente dal punto di vista energetico diventa più efficiente anche dal punto di vista economico. Lo dimostrano gli studi sin qui condotti da Enersem nell’ambito del progetto LIFE TTGG, in collaborazione con il Consorzio Tutela Formaggio Grana Padano, Politecnico di Milano e Università Cattolica di Piacenza. Questa maggiore efficienza può avere ricadute molto positive su tutta la filiera, specialmente per le fasi che precedono la produzione del formaggio in caseificio, poiché le risorse che non “finiscono nella bolletta” possono essere reinvestite in sostenibilità.

I potenziali risparmi per i caseifici possono raggiungere il 15-30% delle spese per il gas e il 10-20% di quelle per l’energia elettrica, che in pratica significa poter risparmiare fino a più di 2 euro per ogni forma di Grana Padano prodotta. Pensiamo al processo di raffreddamento del siero, ad esempio: il recupero termico possibile in questa fase della lavorazione, se sfruttato a pieno, può portare a risparmiare circa 1,7 m3 del gas utilizzato per ogni forma di GP prodotta, circa un quarto del potenziale di risparmio totale.

L’impegno delle aziende casearie per la sostenibilità ha molti altri momenti produttivi in cui esprimersi e porta numerosi vantaggi, in parte raggiungibili anche senza sostituire macchinari e impianti: bisogna (ed è possibile) sfruttare meglio le risorse già disponibili e utilizzare strumenti capaci di interpretare e dare valore ai dati, che altrimenti risultano incompleti o di non immediata interpretazione. Questo è uno dei compiti che svolge il software che Enersem sta ultimando con i suoi partner per il progetto LIFE TTGG: un software che sarà a disposizione di tutti i consorziati CTFGP e che può travalicare i confini nazionali. È già previsto infatti che venga utilizzato anche per il formaggio francese Comté e che possa poi essere adattato per l’uso da parte di altri consorzi di DOP lattiero casearie italiane ed europee.

I consorzi di tutela o le aziende con produzione DOP IGP possono avere informazioni e dettagli contattando il Politecnico di Milano capofila del progetto scrivendo a pieter.ravaglia@polimi.it.

 

Fonte: Enersem

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