Soluzioni per un settore agricolo e zootecnico più sostenibile
La fase di produzione del latte alla stalla, anche nei casi in cui è vincolata a precise regole imposte da un disciplinare di produzione come nel caso del formaggio Grana Padano DOP, è un sistema complesso e non standardizzato, a differenza di altre fasi della filiera produttiva. Molteplici aspetti contribuiscono a differenziare le aziende agricole per gli impatti ambientali.
L’Università Cattolica di Piacenza (UCSC), analizzando le informazioni raccolte in allevamenti da latte nell’ambito del progetto Life TTGG, ha evidenziato che i fattori di maggior impatto sono dovuti a emissioni legate alle fermentazioni enteriche, all’acquisto di alimenti e mangimi ed alla gestione degli effluenti di allevamento.
Una corretta gestione e formulazione delle diete alimentari somministrate alle lattifere, l’impiego di alimenti a low-input, in termini di emissioni, ed una valorizzazione degli effluenti zootecnici a scopo fertilizzante a livello agronomico, permettono di ridurre gli impatti ambientali per la fase di stalla, preservando al contempo l’efficienza in termini di produzione e qualità del latte, ottimizzandone inoltre le prestazioni economiche.
Le prime misure di mitigazione hanno interessato lo studio delle diete alimentari somministrate alle bovine. Il campionamento degli alimenti presso le stalle, e le successive analisi di laboratorio necessarie per definirne le caratteristiche qualitative e nutrizionali, ha dimostrato che la qualità degli alimenti influisce sulla energia digeribile delle diete alimentari.
Maggiore è la qualità degli alimenti e maggiore è la digeribilità degli stessi, e quindi della dieta, e questo si traduce in un incremento dell’efficienza produttiva, portando benefici ambientali attraverso una riduzione della produzione di metano da fermentazione enterica e da gestione degli effluenti di allevamento.
I consorzi di tutela o le aziende con produzione DOP IGP possono avere informazioni e dettagli contattando il Politecnico di Milano capofila del progetto scrivendo a pieter.ravaglia@polimi.it. |
Fonte: Università Cattolica di Piacenza